Ci piace da sempre e ora Barbie icona per mamme e bambine è in mostra come icona planetaria, non solo di stile …
Quando ricevi in regalo la prima Barbie è un segno: vuol dire che sei diventata grande.
Non perché tu lo sia veramente, ma perché si presume tu possa finalmente giocarci senza staccarle le gambe o addentarle la testa.
Da quel momento lei, con quei come salvare i capelli di Barbie e quei vestiti (esattamente 1 miliardo di abiti), è quel che tu sogni di diventare: una principessa moderna.
Una che invece di starsene mani in mano ad aspettare un principe, nella sua vita ha fatto davvero di tutto: è andata su Marte prima di astro-Samantha e diventata presidente prima di (forse) Hillary Clinton ed ha fatto ben 150 mestieri.
A noi piace a tutte le età, non perché sia perfetta (a rigor di logica dovremmo odiarla una a cui non viene Le bambole anti Barbie), ma perché ci fa sognare.
E non è solo per il guardaroba di Barbie.
Barbara Millicent Robert (questo il suo vero nome) non è l’equivalente di un Supereroe, non ha superpoteri, se non quello della determinazione a diventare tutto quel che desidera e questo è in fondo quel che tutti auguriamo ai nostri figli, forse ancor più alle nostre bambine.
Barbie icona per mamme e bambine in mostra al Museo delle Culture.
Nata il 9 marzo del 1959, nel Wisconsin e non a Malibù, come abbiamo sempre pensato, porta benissimo i suoi 56 anni e in mezzo secolo di enormi cambiamenti ha saputo adattarsi ai tempi meglio di qualsiasi altra celebrity.
Ha girato il mondo, ha 50 nazionalità diverse, parla una lingua universale ed è un’icona planetaria.
Per questo ora il neo-nato Mudec, Museo delle culture, le dedica una mostra, Who is Barbie, imperdibile per chi la ama.
Una bambola molto lontana dalle tradizionali bambole, nata dall’idea geniale di Ruth Handler, la prima Barbie ha una sorella più vecchia, Lilli, bambola tedesca a cui Ruth decide di ispirarsi per creare una bambola che somigli a una donna vera e permetta ai bambini di giocare alla vita dei grandi.
La prima Barbie, quella del 1959, ha un body bianco e nero, una frangetta a riccioli e la coda di cavallo. Aveva 17 anni e i capelli biondi o mori, ma poi, si vede che le bambine, come gli uomini, “preferiscono le bionde” e così Barbie diventa La Bionda per antonomasia.
Il successo è immediato e, come accade nelle serie TV, diventa necessario costruire un mondo e una vita attorno a Barbie.
Si fidanza con Ken (Kenneth era il nome del figlio di Ruth), di due anni più giovane di lei ma, come spesso accade anche nella vita, il fidanzamento eterno non si trasforma in matrimonio. Dopo 43 anni in coppia fissa Barbie e Ken si lasciano e lei (come spesso accade nella vita reale) perde la testa per un surfista, tale Blaine. Dalla padella alla brace? Sta di fatto che nel 2010 Barbie torna con Ken.
Il resto si vedrà …
Comunque, a pensarci bene un potere speciale Barbie ce l’ha: quello di farci tornare bambine quando ci giochiamo, magari tirando fuori da una scatola impolverata i vestiti con cui giocavamo noi, da bambine …
Io mi ricordo la Barbie Superstar, scovata nell’armadio dei miei pochi giorni prima di Natale. Questo ha messo in discussione l’esistenza di Babbo Natale, ma non la magia.
Who is Barbie
MUDEC – Museo delle Culture
www.mudec.it
via Tortona 56 – Milano
Tel. +39 0254917
dal 28 ottobre al 13 marzo 2016
Lunedì 14.30‐19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 09.30‐19.30; giovedì e sabato 9.30‐22.30.
Info e prenotazioni www.ticket.it/mudec