Li amiamo alla follia, la loro felicità è la nostra, faremmo di tutto per loro, ma Cosa rende i bambini davvero felici? Una cosa molto semplice …
Sarà capitato anche a voi di chiedervi quale potesse essere l’attività migliore per vostro figlio dopo la scuola.
L’inglese, vuoi farne a meno? E poi qualche sport non può mancare. E magari qualcosa che lo aiuti a sviluppare la creatività…
Nella migliore delle ipotesi ascoltiamo il bambino e lasciamo che sia lui ad indicarci cosa lo incuriosisce, lo stimola, in cosa ha voglia di cimentarsi.
Io questa volta ho ascoltato Cos. Ha scelto lei e così a teatro e musica (ha orecchio, la ragazza, e sembra fatta per stare su un palco) abbiamo aggiunto il tennis. C’è di buono che è uno sport che potrà fare tutta la vita, mi son detta, e poi ci va con le amiche … A dirla tutta ad oggi non fa gran differenza tra una racchetta ed una padella, ma si diverte e va bene così.
Prima c’erano stati il nuoto e lo yoga. E quando ho deciso di abbandonarli, anche se a malincuore, ho ascoltato me.
Perché sapevo che quest’anno, con l’inizio della scuola, sarebbe stato più impegnativo, ma anche perché ho letto
Perché i bambini danesi sono i più felici del mondo
Mi si è accesa una lampadina ed anche qualche senso di colpa.
Scritto da Jessica Alexander e Iben Sandahl “The Danish Way of Parenting : A Guide To Raising The Happiest Kids in the World” (ovvero come essere genitori alla maniera danese e crescere i bambini più felici del mondo) ha attirato l’attenzione di molti genitori.
Il libro non si basa su una nuova teoria pedagogica, ma su abitudini vecchie come il cucco, che forse abbiamo un po’ dimenticato e su cui vale la pena riflettere.
Cosa rende i bambini davvero felici? Chiediamocelo quando scegliamo un’attività per loro
La questione è: quando li iscriviamo a scacchi, canottaggio, spagnolo e introduzione al canto lirico, lo facciamo davvero per loro? Perché ogni opportunità persa e’, appunto, persa? Perché abbiamo il desiderio di offrire ai nostri figli più opportunità di quante ma abbiamo avute noi per sviluppare il loro potenziale? Per permettergli di esplorare il mondo intorno a sé, scoprirsi e scoprire cosa gli piace?
Cosa rende i bambini davvero felici? Semplice. Il gioco!
Beh, in Danimarca 150 anni fa hanno scoperto che il gioco non è’ opzionale, no, è centrale, cruciale, fondamentale nello sviluppo del bambino. Al punto che fino ai 10 anni, dopo la scuola, i bambini danesi vanno alla ‘free time school’, dove si gioca.
Perché, stando a quanto sostengono gli autori del libro, è attraverso il gioco che un bambino si sviluppa pienamente, sboccia come un fiore.
Giocare è sano. Anche alla lotta, anche discutendo con gli altri bambini, anche lanciandosi da uno scivolo a testa in giù.
Lo studio del gioco negli animali (non siamo mica poi tanto diversi…) ne ha dimostrato il valore evolutivo: il gioco serve a sfogare lo stress, a saper negoziare con gli altri, ad alzare da sé l’asticella per provare a se stessi fino a dove si può arrivare, a gestire la paura, le prove, …
La domanda che forse dovremmo porci è: non è che proiettiamo su di loro desideri ed attese ed anche uno stile di vita, quello del fare qualcosa sempre e comunque, che non è detto gli corrisponda?
Io ho deciso di cambiare un po’ le cose. Per esempio nei week end non c’ è più l’“oggi si fa”, ma “ci sono queste cose interessanti, a te cosa va di fare?”. Ho ingoiato un po’ di rospi, io che non so stare senza fare, sentendomi rispondere “voglio stare a casa a giocare”.
Ho capito che è il suo modo di chiedere un tempo e un luogo di “decompressione”, dove potersene stare in pigiama a fare semplicemente quel che le va.
I Danesi hanno una bella parola per questo, hygge, che indica la capacità di godersi i piaceri della vita (anche quelli piccoli piccoli), in un’atmosfera rilassata e accogliente, dove nessuno ci giudica e si possono fare le cose in squadra.
I bambini ci riescono, a staccare la spina, e magari, se li seguiamo, è la volta buona che impariamo qualcosa da loro. Io ho deciso di provarci.
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Per scoprire cosa è lo hygge e come adottarlo con i bambini nella nostra vita di tutti i giorni, ci sono tanti bei libri.
- The Danish Way of Parenting: What the Happiest People in the World Know About Raising Confident, Capable Kids
- The Little Book of Hygge: The Danish Way to Live Well
- Hygge: A Celebration of Simple Pleasures. Living the Danish Way. Formato Kindle
- Hygge: The Danish Art of Happiness
Bell’articolo! Fa riflettere. Anche i miei figli nella frenesia delle mie giornate mi chiedono spesso di stare a casa a godersi la loro “tana” e vagare da una stanza all’altra esplorando con i loro tempi libri, peluche, barbie, palloni, cucinando con il pongo…è spesso la loro sembra una vera e propria richiesta di aiuto…mamma stop!
Come sempre loro sono un’occasione per noi, per fermarci un attimo a riflettere, guardandoli giocare, con in mano una tazza di té fumante e pensare “ora mi godo anch’io un buon libro e lascio da parte tutti dovrei …”. Io ho ancora molta strada da fare, ma conto su Cos 😉
veramente un bell’articolo e anche molto ben scritto, che non guasta mai 😉
Grazie Sabina <3
Bello il tuo articolo, mi ci ritrovo in pieno…..anche io mi ritrovo settimane frenetiche e we in pigiama !
Cara Elisa, a me capitano anche settimane frenetiche in pigiama e week end che non hanno niente del week end… non siamo messe benissimo, eh 😉