Stradine nascoste, bistrot retrò, corti d’antan e un mercatone che è un must per chi ama il vintage. Itinerario per una domenica sui Navigli a Milano.
Quando sono rientrata da Parigi, ormai 15 anni fa, venivo spesso a trovare un amico, rientrato anche lui, che viveva sui Navigli.
Passeggiavamo dove 10 anni dopo sarei venuta a vivere. Ma chi lo immaginava?
In casa ho una foto scatta allora su quella che è oggi la Darsena, dove il sabato si teneva dal 1800 la Fiera di Sinigaglia, il mercato più antico di Milano, dove si trovavano
“quelle cose che hanno l’aria di non servir a nulla, che parrebbero non aver in alcun modo il diritto di sopravvivere”, come si diceva un tempo.
Da quando la Darsena è stata riqualificata, un po’ di cose sono cambiate per quella fiera secolare.
Si è sicuramente un po’ perso il folklore popolare, ma se passeggiate sul Naviglio Grande la domenica mattina presto, quando le serrande dei bar sono state appena alzate e ai banconi incrociate solo gli habitué di quartiere, quella Milano si respira ancora un po’.
L’ultima domenica del mese, per l’esattezza, quando si svolge il Mercatone dell’antiquariato.
Per chi ama il vintage come me, che lo colleziono da quando avevo 15 anni, un appuntamento imperdibile.
Prezzi non proprio popolari, ma la qualità di tutto quanto è esposto è altissima.
Dalle borse vintage ai bijoux in bachelite, dalle sottovesti in cotone bianco ricamate (da portare come abiti in estate!) alle scatole di latta, fino ai mobili di modernariato, qui si scovano tesori.
Casa mia ne è piena. Da qui arriva per esempio quella poltrona in pelle consumata dal tempo che vedete in tante mie foto su Instagram (sto quasi meditando di aprire un profilo solo per lei).
Che viviate a Milano o veniate a passarci un week end, io una domenica al Mercatone sui Navigli non me la perderei.
Che poi per me è più bello farli al contrario, partendo dalla fine.
Comincerei prendendo un caffè da Mug, di cui vi ho parlato qui e che per noi è tappa fissa in qualsiasi stagione.
Poi vi direi di approfittare della Domenica della Nonna da Iter: niente brunch ma un piatto di cucina regionale (sempre diverso) come lo mangereste a casa della nonna.
In qualsiasi altro momento il motto del locale è “From Italy To The World”: Iter ti porta continuamente in paesi diversi con drink list e menu che fanno il giro del mondo.
E gli arredi poi sono un mix tra sala d’attesa e cucina anni’50 (e a me ovviamente piacciono tanto).
A due passi da qui, poi, c’è Via Magolfa, un borgo di quelli che lasciano a bocca aperta chi pensa che Milano sia tutta palazzi.
Poi vi segnalo due Madame da non perdere quando siete in zona.
Uno è Madame Gioia, dove sembra di entrare nella casa di un’amica: oggetti ceramiche, tessuti perfetti per chi ama lo stile retrò e shabby chic, ed è all’interno di una delle corti più belle dei Navigli, di quelle dove il tempo sembra essersi fermato.
L’altro ha aperto da pochissimo sull’altro Naviglio, il Pavese e si chiama Casa Matilda, perché in effetti ha tutto di una casa.
Dal salotto (dove Filippo Tota, il patron, è felice di vedervi pranzare perché ha pensato a questo come uno spazio da vivere a 360°, proprio come una casa), ai tavolini con i servizi spaiati ma chiccosissimi.
Pieno di idee da copiare: dai mobili di recupero alle cementine bianco-nere, alle carte da parati, tutto assemblato con gusto, come nei piatti, tradizionali ma con ingredienti eccezionali.
Psssss: e questa estate ricordatevi che ha anche il dehor.
Se l’ultima domenica del mese siete qui, è molto facile che ci incrociamo.
Io non me la perdo.
I miei indirizzi
Iter
Via Mario Fusetti
Tel 02 3599 9589
Madame Gioia Home
Alzaia Naviglio Grande 4
2º cortile
Casa Matilda
Via Ascanio Sforza, 65
Tel 02 78624510