L’esperienza pidocchi fa parte del curriculum della gran parte delle mamme, ma niente paura, ecco un vademecum antipanico.
Lo dico facendo tutti i segni scaramantici possibili: “l’esperienza-pidocchio ancora ci manca”. Ho sempre pensato che i pidocchi stessi, vedendo il groviglio inestricabile che è la testa di mia figlia si fossero rifiutati di farci casa col rischio di perdercisi.
Poi ho conosciuto Jas e i suoi tre bambini. Quattro testoline rispetto a cui quella di Costanza sembra appena stirata con la piastra. E una storia di ripetuti attacchi pidocchiferi. Una che se partecipa a “Il pidocchio quiz” di sicuro vince. L’ho quindi intervistata come autorità in materia, così so come affrontare un attacco che, presto o tardi, mi aspetto.
Io: “ma è vero che i pidocchi sguazzano nella sporcizia?”
Jas: “Noo, i pidocchi di nuova generazione amano i comfort, il profumo! Nun je piace la testa zzozza.Le teste dei miei figli sono un resort di lusso per i pidocchi e lo dico con orgoglio, da maniaca della pulizia”.
Io: “Ci dai dei consigli da mamma pluri-pidocchiara, ormai esperta stanatrice di ovetti?”
Ecco che fare:
1. Appena leggi il letale messaggio nella bacheca della scuola, che annuncia il “caso-pidocchio”, mettiti alla ricerca dell’ospite. Durante il bagnetto controlla accuratamente le capocce dei tuoi pargoli e se vedi della forfora dietro la nuca, mi spiace dirtelo, ma quelli sono ovetti di mostro, tecnicamente lendini!
2. Se vedi i tuoi figli guardare nel vuoto e grattarsi dietro le orecchie, non è che improvvisamente sono diventati dei tipi riflessivi. O forse si, ma meglio andare a dare un sbirciatina alla loro nuca.
3. Rompi il tabù! fai outing: “ho i pidocchi in casa!”. Dillo alle maestre, dillo alle mamme degli amichetti e spera che ti venga usata la stessa cortesia, perché anche una volta che tu li avrai debellati, se ce li ha un amichetto, niente di più facile che anche i tuoi bambini se li ripiglino!
Jas: “Noi al primo attacco del nemico non lo conoscevamo, così ce li siamo presi tutti: mamma, papà, baby sitter e zia. E naturalmente i tre piccoli “untori”. Poi pensavamo di averli eliminati e invece, rieccoceli. Vi dò qualche dritta anche per evitare errori e la cocente delusione di crederli debellati e trovarseli di nuovo lì”:
1. I prodotti naturali sono ottimi e vi permettono di evitare di mettere del pesticida sulla testa dei vostri piccoli, però attenzione, uccidono la bestiolina adulta, ma se questa ha già deposto le uova (e si tratta di animaletti mooooolto prolifici), dopo dieci giorni l’ovetto si riapre e siamo daccapo! Allora siate testarde perché chi la dura la vince! Controllate sempre con attenzione e ripetete il trattamento. Prendete i pidocchi per sfinimento, fino a che non ci sarà più nessun ovetto.
2. Nel giorno in cui fate il trattamento ai vostri figli (tutti, anche chi non è “portatore di pidocchi”), lavate pigiama, federe, lenziuola, sciarpe, cappelli, … a 90°, così vi togliete il pensiero. Ripetete l’operazione ad ogni trattamento.
A battaglia conclusa i vostri figli torneranno ad avere grilli per la testa, ma almeno saranno solo grilli.
Ehi, se adesso ti senti abbastanza preparata da poter rispondere a un quiz, partecipa a “Il pidocchio quiz”!
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“Questo post è offerto da Hedrin.”