Romanzi memorabili, personaggi indimenticabili, ecco i miei consigli per sei libri e tre autori francesi preferiti da leggere assolutamente.
Ci sono quegli autori che restano nel cuore. Quelli di cui ti dispiace leggere l’ultima pagina. Quelli di cui il giorno dopo decidi di leggere tutto o quasi, perché separarsi è proprio fuori questione e che poi, quando ti lasciano, ti lasciano un po’ orfano. Quelli che ti accompagnano e finiscono col segnare dei momenti importanti della tua vita. Quelli che quando pensi di consigliare un libro a un’amica non puoi non pensare a loro.
Ve l’avevo promesso ed ecco
I miei tre autori francesi preferiti e i romanzi imperdibili
Romain Gary, lituano di origine, naturalizzato francese, la storia della sua vita è già un romanzo. Diplomatico e console, sposato a Jean Seberg (memorabile in Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, da vedere e rivedere), fu uno scrittore molto prolifico. Molti dei suoi romanzi furono pubblicati solo pseudonimo.
Tra questi “La vita davanti a sé” premio Goncourt ed uno dei libri più commoventi che io abbia mai letto.
E’ la storia di Momò, figlio di una prostituta cresciuto da Madame Rosa, una vecchia ebrea scampata ad Auschwitz, insieme a tanti altri bambini abbandonati, nel multietnico quartiere di Belleville a Parigi. Ciò che rende straordinario il romanzo è che pare scritto da Momo stesso, con quella lingua e quel modo di vedere il mondo buffo e toccante che solo i bambini sanno usare.
La trasposizione cinematografica ricevette l’Oscar come miglior film straniero, e Simone Signoret il César come miglior attrice per il ruolo di Madame Rosa.
Il primo libro di Romain Gary che ho letto è stato “Biglietto scaduto” , che in francese ha il bellissimo titolo di “Au-delà de cette limite votre ticket n’est plus valable” (“Oltre questo limite il vostro biglietto non è più valido”, come si legge ai fornelli del metrò). E’ un libro maschile, in cui Jacques imprenditore ricco e brillante non più giovane ma con una giovane fidanzata brasiliana, invecchiando sente venir meno tutte le sue sicurezze, in primis il vigore sessuale. Gli vengono in soccorso la fantasia, l’autoanalisi e una buona dose di ironia.
C’è una tenerezza malinconica anche nell’ironia più pungente, ci sono personaggi curiosi, al limite dell’improbabile e ci sono due mondi, quello bambino e quello maschile, raccontati con acume e raffinatezza.
Curiosa anche nell’aspetto, Amélie Nothomb è figlia di un diplomatico belga. Ha vissuto in Giappone, in Cina, a New York e in Bangladesh prima di stabilirsi a Parigi. Un bagaglio di vita che porta nei suoi libri, insieme ad un amore sviscerato per la cultura nipponica. E’ una bulimica della scrittura: ogni anno, a fine agosto, esce un suo nuovo libro. Ne ha venduti oltre 18 milioni nel mondo.
Se amate i dialoghi serrati e la forza della dialettica, non potrete che innamorarvi di lei.
Io ho amato tantissimo “Igiene dell’Assassino” in cui Prétextat Tach, Nobel per la letteratura affetto da una rarissima sindrome e ormai vicino alla fine, decide di concedere quattro interviste a quattro diversi giornalisti. Tre di questi finiranno distrutti dal suo sadismo verbale. L’ultima saprà ribaltare i ruoli, arrivando a costringerlo a rivelare il segreto che cela da sempre.
Un altro suo libro che ho amato tanto è in realtà una pièce teatrale: “Libri da ardere” (come spesso accade è più bello il titolo originario, “Les combustibles”) racconta di una città sotto assedio e di come i tre protagonisti, bruciato per scaldarsi tuto quanto avevano di combustibile, devono scegliere di dare fuoco ai libri. Ma quali sacrificare?
Muriel Barbery è una docente di filosofia i cui esordi letterari sono stati subito fortunatissimi. Dei veri e propri successi letterari.
“Estasi culinarie” Può un palato estremamente raffinato appartenere ad un cuore freddo? Si, sono due organi completamente diversi ed è così che Monsieur Arthens, straordinario critico gastronomico, si trova in fin di vita proprio a causa del suo cuore. Quel che non lo abbandona invece è la ricerca, nella sua memoria, di sapori e profumi che hanno segnato tutto il suo percorso culinario. Fin dai suoi primi anni di vita.
“L’eleganza del riccio” Ho centellinato le ultime pagine di questo libro. E’ stato proprio un dispiacere lasciare la portinaia Renée, all’apparenza scialba e anonima e bistrattata dai facoltosi abitanti del suo stabile, ma che si rivela in realtà donna coltissima, Kakuro Ozu, il suo maturo innamorato giapponese e Paoloma, dodicenne in fuga da una famiglia borghese e superficiale. Tre personaggi che, dopo aver letto il libro, sogni di incontrare sulle scale del tuo condominio.
Segnatevi questi titoli tra i libri da avere presto sul comodino.