Cos’è un bambino cattivo? Eccovi una manciata di libri per bambini dispettosi che ce li rendono molto simpatici. Pazienza se poi arriva solo il carbone …
Dispettosi, birichini, impertinenti.
Quelli da cui Babbo Natale passa solo alla fine del suo giro, se proprio gli rimane qualcosa.
Quelli a cui la Befana porta solo carbone.
Nel mondo dei libri i bambini ribelli sono celebri: Pinocchio e Gian Burrasca, Tom Sawyer, Alice e Pippi Calzelunghe piacciono un sacco ai piccoli lettori e in fondo anche a noi perché spesso chi non sta alle regole è più libero e simpatico.
Per una volta mettiamo da parte i nostri migliori propositi educativi; non è detto che leggendo storie impertinenti di bambini cattivi non si arrivi comunque allo scopo.
E comunque, qui, ragazzi, si ride!
Io ho comprato per Cos “Il mio primo album dei dispetti”, di V. Boudgourd, Electa Kids. Un’opera magna. Di una cattiveria geniale. Uno spasso! 150 pagine di diavolerie creative come colorare di nero i denti del dentista, fare i buchi nel maglione che punge, mettere lo scotch sulla bocca della maestra o, la mia preferita, colorare le caccole attaccate sotto il banco! Un libro che dovrebbe essere obbligatorio in ogni lista scolastica.
Poi Barbara si è scatenata nella ricerca sul tema ed ecco i libri più dispettosi per i vostri angioletti.
“Confetti e dispetti”, di S.Colloredo e I. Ongaro, Einaudi, 14,90 euro.
Mica si può essere sempre buone? Certe volte un dispetto è proprio necessario. serve a rispondere per le rime a un fratello viziato o ad un’amica prepotente, o anche a dire a tutti che non sei proprio come loro ti vogliono. Un dispetto è una piccola avventura, un giretto fuori dalle righe, un sogno ad occhi aperti. Dedicato alle bambine che fanno gli sgambetti.
“Favole per Bambini Dispettosi”, di Gianni Rodari e Alessandra De Cristoforo, Editori Riuniti 7,50 euro.
Parte dell’ “Enciclopedia delle favole”, di recente ripubblicata divisa in diversi volumi: una favola al giorno per un totale di 360. Ma ne mancano 5 allora, direte voi. No, perché l’ultima vale per cinque. Lunghe o cortissime, le fiabe sono state inventate perché “sono lo specchio del mondo della vita e si impara ogni sorta di cose sugli animali, sulla gente, sulle gioie e sulle disgrazie degli uomini”, diceva Gianni Rodari.
Fiabe da ogni parte del mondo in quest’opera magna, ora in una nuova edizione, che a 40 anni dalla sua nascita non smette di essere attualissima.
“La Principessa Mille dispetti”, di Silvia Roncaglia, Emme Edizioni, 7,20 euro.
La vita della principessa Rebecca è così comoda da essere noiosa. Al castello ogni suo desiderio è un ordine e la poveretta per inventarsi un po’ di avventura deve combinarne di tutti i colori: mettere la vasca dei pesci rossi al posto della corona del re, le uova negli elmi dei soldati, le lucertole nei letti delle ancelle … insomma una vera combina-guai. Finché il papà-re non ne può più e la spedisce in convento. Lei naturalmente col fischio che ci va. Si da alla fuga, ma incontra il bandito Quattro Sberle (“hai visto che esiste davvero?”) e da lì, comincia una nuova vita, di pericoli e minacce, dispetti fatti e burla ricevute, insomma, una vita vera.
“Piccole Pesti”, di Manuela Olten, Giralangolo/Sottosopra, 10,20 euro.
Un altro bel libro di questa collana dedicata identità di genere e all’interscambiabilità dei ruoli maschili e femminili (ne avevamo già parlato qui …).
Quella nel libro è una conversazione tra maschi e il tema sono le bambine, quelle che hanno paura di tutto, che passano il tempo a vestire le bambole, che sono delle lagne … (poi diventeranno quelle che non sanno parcheggiare, che accumulano solo scarpe e borse, …). Niente di nuovo, eh? Stessi discorsi di sempre per i piccoli maschi-peste dall’ego smisurato. Ma ecco un bel ribaltone. Le certe si mescolano e non è mica più vero che i bambini sono coraggiosi e le bambine delle gran fifone! Buffo. Molto buffo.
E poi comunque il carbone non è mica così male! Hi hi hi hi