Cassetti pieni di cose inutili e social traboccanti di sconosciuti? Ecco come ripulire la propria vita e vivere meglio e più leggeri
In questi giorni di pulizie di primavera cominciate, mollate e riprese, ho aperto cassetti traboccanti di cose inutili.
In quello del make-up ho trovato ombretti che sembrano stalattiti.
Nel comodino quantità di biglietti aerei di vecchie vacanze tenuti lì con l’idea che prima o poi li avrei usati in un diario di viaggio.
Ma potrei continuare all’infinito. Perché sono un’accumulatrice seriale. Lo ammetto.
E , se è vero che utilizzo molte cose per progetti di riciclo creativo, non vale per tutto.
Succede anche a voi, vero? Dalla scrivania al bagagliaio, tutti ci portiamo dietro una quantità di cose inutili, che ci appesantiscono più di quanto pensiamo.
Cose che ci sono di ostacolo fisicamente e mentalmente.
Ripulire la vita: ossigena i cassetti e la mente!
Decluttering non significa solo ripulire gli spazi in cui viviamo di tutti quegli oggetti inutili, fuori uso, e che da anni ci portiamo dietro, ma anche ripulire noi stessi da abitudini che ci appesantiscono inutilmente il quotidiano.
Per procedere con ordine le nostre grandi pulizie potrebbero essere fisiche, mentali e… udite, udite: digitali.
Perché anche queste incidono non poco sulla qualità della nostra vita.
Ecco come cominciare…
Ripulire la propria vita: liberarsi dell’inutile cassetto dopo cassetto
Ho provato a fare una lista delle cose che tendiamo ad accumulare e poi a dedicare un’oretta al giorno a liberare un pezzetto di casa, cassetto dopo cassetto.
Ci si sente incredibilmente meglio! Provate!
Carta!
Aiuto, ne siamo invasi! Io mi sono ripromessa di non portare più in casa un volantino e periodicamente mi siedo a terra con buste da aprire, fatture da archiviare, vecchie riviste… faccio una cernita, sistemo nei raccoglitori e riempio scatoloni di carta da buttare! Alle note da scrivania dedicherò uno speciale, perché su quello ho ancora parecchi margini di miglioramento.
Trucchi e prodotti di bellezza/igiene
Solitamente hanno uno o due anni di vita, quindi inutile cercare di recuperare un vecchio mascara o i solari usati a Formentera 5 anni fa.
Buttati anche campioncini e prodotti mini size. Tenete invece i flaconi che possono essere utili per i week end fuori casa, dopo averli lavati.
Abiti
La regola vorrebbe che abiti e accessori non portati per tre anni, siano da giudicare ormai inutili. Io consiglio di tenere quei capi che hanno un taglio o un tessuto eccellente e solo gli abitini dei bambini che sono legati ad un ricordo speciale (ma via dall’armadio! Metetteli invece in ua scatola e stoccate).
Controllate soprattutto nei cassetti di biancheria e calze, dove si annidano i peggiori dinosauri da guardaroba.
Oggetti rotti
il vaso centrato da una pallonata, il maglione bucato, … Sapete anche voi che non lo riparerete mai, quindi che lo tenete a fare?
Frigo e dispensa
Una volta ogni 15 giorni buttate tutto quello che è scaduto e fate spazio a prodotti freschi, che fanno molto meglio!
Libri
La mia collezione di libri di cucina e sul vino si è trasferita in un’ala della vicina Biblioteca civica.
Non serve un trasloco per farci capire che non tutti i libri vanno tenuti. E se buttarli è un peccato, ci sono modi per renderli utili. Telefonate alla Biblioteca più vicina a voi.
Alleggeriamoci, magari donando ciò che per noi non è più utile ma per altri può esserlo (abiti, tecnologia, libri, … ).
Organizzate uno swap party con le amiche, regalate i libri alla biblioteca di quartiere, portate le cose che i bambini non usano più alla vostra parrocchia; io l’ho appena fatto e sono stati utilissimi per tante famiglie in difficoltà. Donare, tra l’altro, riempie il cuore!
E per fare spazio anche tra i sentimenti, dedichiamoci anche a una pulizia social.
Veri amici o conoscenti? Ripulire la propria vita sui social e non
Persone la cui compagnia non è più un piacere, persone invadenti, aggressive, pessimiste oltremisura?
Ripulite, con garbo ed educazione! Defilatevi senza sentirvi in colpa: voi vi sentirete alleggeriti e loro probabilmente non se ne accorgeranno nemmeno.
Decluttering digitale per ripulire la propria vita e semplificarci il quotidiano
- Whatsupp sedimentati da mesi? Via!
- App inutilizzate? Via!
- Rullino foto in cui manca sempre spazio? Ripulire! Dedicate una serata ad archiviare le foto in un disco esterno.
- Email mai lette? Io le seleziono per mittente e come prima cosa butto tutte le vecchie offerte degli shop on line e le vecchie newsletter.
- Mailing list: cancellarvi da quelle che vi inviano news che non vi interessano (e fate posto per le news che Zigzagmom vi invia il sabato mattina, invece…ok, questo è un consiglio un po’ di parte).
- Instagram, twitter e snapchat: Ma davvero seguiamo tutte quelle persone? Anche qui vale la pena fare pulizia e creare spazio per qualcuno che davvero ci può interessare seguire.
- Facebook: Amici-di-social che in realtà hanno interessi o uno stile di vita completamente inconciliabile con il vostro o addirittura che non avete mai incontrato e sicuramente non incontrerete mai: ripulite senza esitazioni. I vostri social ne usciranno alleggeriti e voi anche.
- Deskstop: dovrebbe starci tutto quello che ci serve avere a portata di mano e invece ci troviamo ogni giorno a fare lo slalom tra cose inutili? Ripulire e utilizzare iCloud per stoccare e rendere il computer più agile e snello.
Vi sentite già meglio, vero? Perché tutte queste operazioni ci consentono di avere intorno a noi solo ciò che rende la nostra vita migliore: amici che ci fanno ridere, oggetti che contano, idee che ci ispirano …
Io faccio pulizia periodicamente tra vestiti, trucchi e carte (in questo i traslochi fatti hanno aiutato molto).
La parte difficile x me è la pulizia tecnologica: foto, pc, social…
Ciao Elisa! Io sono una fan dei traslochi. Sono l’occasione migliore per vincere i tentennamenti e buttare. Nonostante i traslochi in serie, però, non perdo il vizio dell’accumulo e concordo con te: il difficile è soprattutto la pulizia tecnologica. Però anche per quella sto testando un po’ di opzioni e se trovo qualcosa di davvero utile, promesso che ne parlo. PS: non conoscevo il tuo blog. Bell’idea. Potresti segnalarlo a momsdontquit: noi donne abbiamo bisogno di sentire storie positive!