Mamma, ma noi siamo scimmie? Per rispondere alle curiosità dei bambini c’è Homo Sapiens, mostra-gioco sulla storia dell’uomo.
Se i vostri figli vi hanno mai chiesto “ma noi da dove veniamo?” e “ma quando tu eri piccola, mamma, c’erano i dinosauri ?”, io vi consiglio di non perdere l’occasione di fare insieme a loro una bella passeggiata attraverso la storia dell’umanità con una mostra-gioco, Homo Sapiens, al Mudec- Museo delle Culture, che insegna più di tante lezioni.
Il viaggio comincia in Tanzania con le impronte di due ominidi, due piccoli austrolopitechi, mamma e figlio o forse marito e moglie. Due scimmie (come noi), che erano scese dagli alberi ed avevano imparato a camminare su due piedi per poter vedere più lontano i pericoli e i predatori.
Comincia così la storia dell’uomo, che i bambini seguono passo dopo passo (letteralmente), quando i loro primi lontani parenti dalla foresta pluviale si trovano a vivere in una savana (il cambiamento climatico è stato un bel problema anche 10 milioni di anni fa). Un bel caldo e per non bruciarsi le nocche delle mani bisogna imparare a camminare usando solo i piedi.
Incontrano la celebre Lucy, che di anni sembra averne 5 e invece ne ha 3,5 milioni ed è alta come loro anche se era un’adulta.
E poi via via esseri sempre meno scimpanzé e sempre più uomini, come l’homo ergaster (1,9 milioni di anni), gambe lunghissime, piedi da camminatore. Ne fa di strada, perché dall’Africa questo omino si sposta verso est e arriva fino in Cina.
Homo sapiens, chi era costui?
Ma insomma, noi dove siamo nati?
Probabilmente in Etiopia 200.000 anni fa. Ci chiamavano homo sapiens ed eravamo neri neri.
Bianco e nato in Europa era invece l’ uomo di Neanderthal.
Scopriamo che in realtà le forme umane erano tante. Ma 40000 anni fa siamo rimasti solo noi.
E che proprio allora accade una cosa strana: il nostro comportamento cambia e così il nostro cervello che crea mondi immaginari come la musica, l’arte, la spiritualità.
E’ un viaggio affascinante: migliaia e migliaia di anni e di chilometri percorsi in un’oretta.
Una mostra che ci ricorda chi eravamo (animaletti un po’ più intelligenti degli altri), che siamo evoluti attraverso un tempo lunghissimo (ragazzi ci vuole pazienza) e che dove arrivavano noi spesso finivamo col far sparire altri animali (mai stati tanto rispettosi del resto del mondo).
Alla fine del viaggio, poi, si diventa paleontologi e via tutti a scavare per scoprire reperti da cui imparare ancora.
Homo Sapiens
mostra gioco
al Mudec Milano
fino al 26 febbraio