Natale a New York. Da Upper East a Nolita

Natale è più Natale  New York. La prima parte del nostro itinerario di viaggio (che vale anche in qualsiasi altro momento dell’anno).

Io e  New York ci conosciamo abbastanza bene. Eppure riesce sempre a sorprendermi.
Un tempo ci andavo spesso, per lavoro (allungando le trasferte per godermi il week end, ovviamente).
Ci sono tornata con Cos nella mia pancia e poi con lei piccola.

Ho ricordi bellissimi di New York in estate e  in autunno, ma non ci ero mai stata a Natale e questa è una di quelle cose che vanno fatte almeno una volta nella vita.

Perché New York è magica sempre, ma a Natale lo è di più.
Perché è come essere in un film.
Perché puoi incontrare davvero Babbo Natale come in Miracolo sulla 34esima, vedere gli schiaccianoci ballare a Broadway, volteggiare con i pattini sul ghiaccio con il naso all’insù per scoprire che i grattacieli come quelli visti in The Family Man esistono davvero e sono gigantissimi.
Perché la magia del Natale è così grande che poi sfido chiunque a dirmi che Babbo Natale non esiste.
E  infatti non vi nascondo che ho usato questo viaggio anche per mettere a tacere ogni dubbio sull’esistenza di Santa Claus.

Cominciamo proprio dalla prova con la P maiuscola per raccontarvi il nostro viaggio.

Natale e NEW YORK DAY #1: Babbo Natale esiste!

Da Midtown all’Upper East passanto per il Santa Village

Risveglio al Life NoMad Hotel, in un edificio storico ristrutturato in stile newyorkese e poi di corsa al mio posto preferissimo per una colazione che vale anche come pranzo, tanto è ricca.

Penelope è un caffè tutto in legno, con le torte in bella mostra sulle alzate e caffè americano a fiumi. Se vi dico french toast con nutella e banane caramellate e uova con asparagi e patate dolci, capite perché è imperdibile e perché c’è sempre la coda?

Con un carico di carboidrati con cui avremmo potuto raggiungere il Polo (e la temperatura a New York in quei giorni era -10°) andiamo all’ appuntamento con Babbo Natale, da Macy’s , dove c’è un vero e proprio villaggio con tanto di elfi canterini costruito dentro il grande magazzino.
Prenotate o fate gli occhi dolci al capo-elfo, perché l’incontro con Santa è davvero gettonassimo.
Cos gli sale sulle ginocchia, chiacchierano un po’, finché la più scettica delle bambine dice “si è lui! Ho controllato la barba, la fibbia della cintura e perfino le scarpe. Tutto vero!” E io tiro un sospiro di sollievo.

Come facciamo sempre nei nostri viaggi, un po’ di tempo lo dedichiamo alla cultura.
A New York i musei a misura di bambini sono tantissimi, ma noi cominciamo con il Metropolitan Museum, per approfittare dell’attuale curiosità di Cos per l’ Antico Egitto.

Se i bambini parlano inglese, l’audioguida per loro è fantastica! Altrimenti portate con voi un quaderno e delle matite colorate e lasciate che riproducano quel che più gli piace.
Una cosa carina, per esempio, è darsi un tema, come cercare tutti i dipinti in cui appaiono dei bambini. Una specie di caccia al tesoro al museo.

Poi passiamo alla Pittura europea (dal Medioevo agli impressionisti), quindi un salto nella sezione dedicate ad armature e cavalieri e poi l’American wig, perché anche se noi europei ci facciamo sempre un vanto di quanto è antica la nostra storia (snobbando un po’ quella americana), questa collezione di mobili e oggetti dalle case americane dell’800 è bellissima.
Prima di salutare il Met, fate un salto a vedere il suo sontuoso albero di Natale ed il presepe del 1700.

E quando uscite, basta una passeggiata in Upper East (dove viveva la Charlotte di Sex and the city, per intenderci), per sognare ad occhi aperti.

Nelle nostre giornate di viaggio c’è sempre spazio per andare in cerca di curiosità.
Così finiamo la giornata gironzolando tra Soho e NOLITA (che sta per NOrth of LIttle ITAly), che piccolo com’è, sospeso sopra Little Italy, resta uno dei miei quartieri preferiti e riserva sempre un sacco di sorprese.

Se vi state chiedendo com’è il tipico appartamento newyorkese, un posto nuovo dove andare a curiosare è The Line un concept store in un appartamento dove vorrete immediatamente trasferirvi a vivere!

Un caffè ottimo (e instagrammabile) è Happy Bones, a due passi da Elisabeth street, una strada che adoro, piena di localini e negozietti indipendenti. Qui faccio sempre acquisti e tante delle foto che ho in casa le ho scattate negli anni proprio in questa strada.
Negozio imperdibile: Thomas Sires. Abbigliamento mom & kids e cose per la casa da tutto il mondo in stile gypsy-whimsy.

E poi eccovi la chicca delle chicche: un giardino incantato come mai pensereste di trovarne a NY. Accanto alla galleria di Elizabeth Street c’è un cancello antico. Spingetelo e vi ritroverete in un giardino pieno di statue. Perfetto in estate, ma magico con la neve.

Per cena qui c’è l’imbarazzo della scelta. Abbiamo provato Egg Shop, fantastico se, come noi, siete dei fan delle uova e  Balaboosta.
Il nome è una parola Yiddish che indica la casalinga perfetta, che ovviamente cucina da Dio. Cucina mediterranea dalla Spagna a Israele, muri di mattoni, vecchi specchi, mobili in legno scuro e luci soffuse.
Esattamente la New York che vi aspettate.

Abbiamo già fatto un minitour della città, attraversando tanti quartieri diversi.
E questo era solo il primo giorno!
Abbiamo ancora tanti chilometri da macinare e moltissimo da raccontarvi nelle prossime puntate.
Ci rivediamo qui tra qualche giorno!

I MIEI INDIRIZZI

Life Hotel No Mad
19 W 31st St, New York, NY 10001 off Fifth Ave
Tel 212-615-9910

Penelope
159 Lexington Avenue , NY 10016
Tel 212-481-3800

Meeting Santa Claus at Macy’s Santaland
Macy’s Herald Square

Metropolitan museum
1000 Fifth Avenue

Apartment by The Line
New York; 76 Greene St

Happy Bones
394 Broome Street

Thomas Sires
243 Elizabeth Street

Elizabeth Street Garden

Egg Shop
151 Elizabeth Street

Balaboosta
214 Mulberry street
212-966-7366