Costruire un parco giochi con il riciclo? Si può. Impariamo dai bambini a pensare Playground ecologici e low cost. Ecco i più curiosi nel mondo e i progetti italiani.
Chi ha detto che i giardinetti devono essere tutti uguali e che devono costare un sacco? Forse ci dimentichiamo che un bambino è in grado di trasformare in giocattolo qualsiasi cosa?
E’ l’idea virtuosa che sta dietro la realizzazione di molte aree gioco low cost che in più sono ecologiche, perché costruite con materiali di riciclo, proprio come farebbe un bambino.
Giocare in playground come questi stimola la creatività ma aiuta anche a pensare green (non solo i bambini).
Guardate un po’. Magari qualcuna di queste idee riusciamo a realizzarla anche noi.
Norvegia, Stavanger, Geopark
Disegnato dagli architetti Helen & Hard è fatto con i materiali di recupero delle piattaforme petrolifere. Così un’area prima abbandonata, è diventata luogo di incontro e di gioco. Ci si va in bici e in skate, ci si arrampica, si tengono concerti e mostre di graffiti e street art.
Olanda, Rotterdam, Wikado recycled playground
In un paese in cui l’energia eolica è da tempo sfruttata, anche le pale dismesse vengono utilizzate! Il Wikado Playground (2007), parco giochi di 1200 mq., è stato rinnovato dallo studio 2012Architecten impiegando cinque vecchie pale eoliche per costruire torri, ponti, rampe, panche e tavolini.
Guinea Equatoriale, Malabo, Self Made Playground
Basurama, collettivo di artisti nato a Madrid ma con 100 progetti in 4 continenti. L’obiettivo quello di creare dalla spazzatura. Così è nato questo parco giochi, assemblando pallet e cassette di bavande.
Stati Uniti, Alabama, Lions Park playground
Ridisegnato da Rural Studio Lions Park playground a partire dal 2004, è un’area giochi decisamente “sonora”! Fatta con 2.000 bidoni riciclati.
E in Italia?
Low Cost Design Park è un bellissimo progetto presentato allo scorso Salone del Mobile da Daniele Pario Perra e sviluppato con i bambini “sul campo”per dimostrare alle amministrazioni che molti spazi urbani in disuso si potrebbero, con pochi fondi e molta buona volontà, trasformare in parchi gioco: fusti industriali trasformati in tunnel, cassonetti e campane del vetro che diventano casette, pneumatici usati che si trasformano in percorso, …
Better a broken arm than a broken spirit.
Lady Allen of Hurtwood, 1968
Si ma la sicurezza?
Un progetto a cui tutti possiamo partecipare è Esosport. Runners e mamme (anche mamme runners) raccogliete le vecchie sneakers in disuso! Con le suole si fabbricano le pavimentazioni antidata dei parchi gioco e con le tomaie palloni da basket e volley! Basta cercare l’Esobox più vicino a te Qui, sul sito Esosport.
Dove mancano le risorse e abbonda il buon senso, si aguzza l’ingegno.
E se siete in partenza, non dimenticate di scaricare Playground around the corner, l’utilissima App che vi segnala il giardinetto più vicino a voi, in Italia e non solo!!! E non dimenticate di segnalare anche voi i girdinetti che scoprite a http://www.playgroundaroundthecorner.it/. Mamme e papà: tutti per uno, uno per tutti 😉