La merenda è uno dei pasti preferiti dei bambini, ma anche quello che più sfugge al nostro controllo. Merende sane? Ecco come sceglierle.
Chiedete a qualsiasi bambino qual è il momento preferito della sua giornata scolastica e sono pronta a scommettere che risponderà “l’intervallo!”
Chiedetegli qual è il suo pasto preferito e sono quasi certa che dirà “la merenda!”
E’ o non è stato così anche per noi?
Tutto cambia, perfino i giochi: le figurine dei calciatori hanno lasciato il posto ai Pokemon, le biglie ai giochi elettronici,… ma la merenda invece resta sacra.
Si, forse il pane burro e zucchero o l’ovetto sbattuto (con una goccia di caffè per “fare i grandi”) sono sconosciuti ai nostri figli e un po’ è un peccato, ma evitare lo zucchero non è un male.
Ormai sappiamo che lo zucchero aggiunto in una quantità di cibi confezionati nuoce alla nostra salute e rischia di abituare il palato dei bambini ad una dolcezza innaturale.
Qualche anno fa, quando facevo consulenza alimentare nelle scuole, attraverso dei giochi sensoriali sugli alimenti mi ero proprio resa conto di come il palato dei piccoli e piccolissimi oggi sia spesso starato verso il dolce ed il salato e di quanto si renda necessario farne un “reset” attraverso delle buone abitudini alimentari.
Le merende sono spesso quel pasto che, per mancanza di tempo o controllo, sfugge alla regola del buono e sano, che per tutte noi è più facile seguire nella preparazione dei pasti in famiglia.
Visto che siamo a inizio anno scolastico, però, che ne dite di stabilire delle buone regole anche per le merende, facendo una lista di merende sane da alternare durante la settimana e controllando il contenuto di quel che acquistiamo?
Merende sane? Ecco come sceglierle.
Per esempio sì a:
- Una fetta di pane integrale con del cioccolato di qualità, meglio se fondente
- Uno yogurt bianco naturale con avena e cereali
- Un pezzo di focaccia alle olive, pomodoro o erbette
- Torta, plumcake o biscotti
Se il tempo manca, selezionate il panettiere vicino a casa che produce in modo artigianale, ma provate anche a cercare on line e sperimentare ricette con farine diverse e non raffinate e alternative allo zucchero (per esempio sciroppo d’acero) ritagliando, magari nel week end, del tempo per cucinare insieme ai bambini.
Anche per il classico succo di frutta, di cui i bambini vanno matti, ricordiamoci che un brick da 200 ml contiene 24 gr di zucchero, ma scegliendo succhi senza zuccheri aggiunti, lo zucchero della frutta si riduce a circa 12 gr/brick. Se considerate che in una “dieta-bambino” da da 2000 kcal il limite massimo di zuccheri da poter assumere ogni giorno è di 75gr, vedrete come controllare le etichette diventi importante.
Per semplificarci le cose c’è una bella novità. Viene da Skipper Zuegg, che ha creato una nuova linea di succhi di frutta Skipper senza zuccheri aggiunti in formato brik (3×200 ml).
Sono succhi con minimo 60% / 70% di frutta, senza zuccheri aggiunti, coloranti e conservanti, ma solo aggiunta di acqua e aroma naturale.
Esistono in tantissimi gusti (pera, pesca, mela, ace, frutti del bosco, ananas, albicocca, banana pera e mela) e perfino il packaging è divertente (i brick compongono un disegno, come fossero dei mattoncini).
Quel che ho scoperto sull’azienda Zuegg: l’Azienda fondata da Oswald Zuegg in Trentino coltiva e commercia mele dal 1860. L’attività prosegue con i figli e dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1923, comincia a produrre anche confetture. Nel 1985 nascono i succhi di frutta, da uno stabilimento Zuegg circondato dai frutteti e l’azienda si sviluppa poi con un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità. Un’azienda italiana con radici ben piantate nella terra (in questo caso non è solo una metafora).
*post in collaborazione con Zuegg