Tempo di bilanci, di amiche nuove, di amiche mamme e di vecchie amiche. Perché l’amicizia a 40 anni è sempre preziosa, anzi, forse ancor di più.
Da quando siete mamme vi siete chieste quai sono le amiche – amiche?
Perché se i cambiamenti di città e di lavoro o anche il semplice trascorrere del tempo ci allontanano giocoforza dalle amiche di una vita, è anche vero (questa, almeno, la mia esperienza) che diventare mamma è un’occasione per farsi nuove amiche, ma anche per rendere ancora più salde le amicizie di sempre.
Così quando ci si incontra con i bambini mi trovo a dire a Cos “Oggi ci facciamo un tè con la Francy-mamma-di-Bianca” con quel “mamma-di” che è diventata un’appendice obbligatoria, ma che per noi ha un significato in più, perché vuol dire che abbiamo condiviso anche questo, da amiche.
E mica è poco.
Perché l’amicizia a 40 anni è sempre preziosa
Arriva il momento in cui fai i bilanci:
lavori cambiati, traslochi fatti, taglie di vestiti a cui hai detto addio (o che hai ritrovato Yuppie!), fidanzati persi per strada (per fortuna), altri incontrati (perché ce lo siamo meritate), …
il momento in cui fai la lista delle cose belle vissute, i viaggi più memorabili, il rossetto giusto (dopo anni di rossetti sbagliati), il libro del cuore, il film che rivedresti mille volte, tuo figlio lì accanto a te …
e di quelle da vivere ancora come veder crescere tua figlia e il lavoro che hai costruito da te e scoprire nuovi viaggi, libri film e rossetti perfetti …
L’amicizia a 40 anni: da … y a “mamma di”
Fai i bilanci dei tuoi primi 40 o giù di lì e ti accorgi che c’è qualcuno che c’era in tutti o quasi questi momenti, quella che oggi chiami “mamma-di”, ma che per te è sempre la … y (perché le amiche di una vita hanno sempre un diminutivo che finisce per -y).
Quella con cui anche un pomeriggio banale come una domenica di pioggia diventa un momento speciale, giocando con le bambine a giochi vintage e ritagliando le chiacchiere tra un memory (che ovviamente vincono le bambine a mani basse) e una partita a Shanghai.
Cosa c’è di speciale nel trascorrere del tempo con un’amica di sempre?
Non solo che è diventato più raro e anche per questo più prezioso; c’è che te ne puoi stare in jeans e pantofole e qualche volta anche senza parlare (ci pensano i figli, di solito, a far conversazione per quattro anche se sono in due) e l’aria è comunque sempre carica. Di leggerezza, di vissuto, di cose in comune.
Puoi ridere delle stramberie che dicono i bambini e sai che quella parola riporterà alla memoria di entrambe la stessa cosa: quella volta in cui siamo partite per le vacanze insieme a Ferragosto senza aver prenotato niente, quella in cui ci siamo ritrovate a Parigi a ridere sotto un acquazzone (ti credo, vent’anni fa non rischiavamo una polmonite come adesso!), quella in cui ci siamo ritrovate dopo che le nostre vite ci avevano allontanate ed è stato come se ci fossimo salutate la sera prima.
C’è il piacere di sapere che basta ancora uno sguardo per capirsi e quello di sapere che questo modo di intendere l’amicizia, questa complicità che dura da metà della nostra vita, è qualcosa che vorremmo trasmettere anche alle nostre bambine.
In fondo se di solito indossiamo le stesse scarpe e oggi abbiamo ai piedi e stesse pantofole, visto che siamo donne, non è mica un caso!
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