Blogger: che lavoro è e perché se non #sietecarichi è meglio fare altro

Ma che lavoro è quello del blogger? Ecco la mia giornata tipo da mommy-blogger e perché #sietecarichi devo ripetermelo ogni mattina…

Una mica se lo può immaginare come sarà la sua vita quando arriverà un figlio.
Del resto accade per tutti i cambiamenti della vita, piccoli e grandi. Figuriamoci quando arriva un coinquilino così impegnativo.
Quando è successo a me è stata un’iniezione di energia. Si ok, notti insonni. Si ok, una vita di corsa, ma ne vale la pena!

Cos è bella impegnativa e starle vicino è come avere messo le dita nella 220, ma è un’ottima amica, una persona con cui mi diverto tanto, una tipa con le idee chiare, un’esplosione di creatività.
E una socia perfetta. Perché diciamocelo: Zigzagmom senza di lei non sarebbe esistito.

L’idea del blog è cresciuta insieme a lei, con gli scatti delle foto al mattino prima di correre in asilo, con ancora il segno del cuscino sul viso, i post su cui deve dire la sua, gli eventi e i viaggi condivisi …
Il blog l’abbiamo costruito insieme, tant’è che lei lo dice: “il nostro blog”. E gongola quando per strada ci fermano “Ehi, ma voi siete Zigzagmom”.
Legge i commenti, controlla quanti cuori ci sono sulle foto su Instagram, suggerisce nuove rubriche (ma vi prometto che “vestiti come una Winx” non sarà tra quelle).

La nostra vita è nel blog e il blog è un po’ la nostra vita.
Ma non è proprio tutto così semplice né automatico. Ci vogliono idee, organizzazione e … carica.
E’ per questo che sono stata coinvolta da Supradyn nel progetto “Siete Carichi?”, una sfida tra i blogger più dinamici con un video-racconto della mia giornata da Mom+Blogger.

Un’intera troupe mi ha seguita per una giornata, dall’ingresso a scuola, attraverso il lavoro di redazione, fino a sera ed ecco la mia “vita-da-blogger” dietro le quinte (manca il pezzo in cui Cos costringe tutta la troupe a cantare con lei Lady Gaga al karaoke).

Per vedere il video completo della mia puntata fate un salto >QUI e se pensate che possa essere eletta “la Blogger più dinamica”, votatemi!!!

Andiamo avanti, perché poi vi spiego come potrete partecipare anche voi a un evento che sarà pura dinamite!

Qui è dove finisce il lato romantico e vi racconto perché se non si è carichi di energia non si può fare i blogger

Visto che su questo mestiere aleggiano gli interrogativi e le fantasie più disparate, eccomi a raccontarvi luci ed ombre, gioie e fatiche dell’essere blogger, anzi mommy-blogger.

Qualcuna di voi l’avrà pensato, di lanciarsi nel mommy-blogging-adventure.
“Tanto lo faccio nei ritagli di tempo”. “Costa niente”. “E poi a me scrivere è sempre piaciuto!”
E magari anche “così poi lavoro da casa, mi alzo quando mi pare, scrivo quando mi pare, …”

Mi spiace deludervi.
Un lavoro è un lavoro e per quanto piacevole e divertente anche questo ha degli orari, che però spesso sono assurdi. Ha settimane di lavoro fatte di 7/7 e notti insonni per chiudere progetti (banalmente la newsletter che a voi arriva col caffè del sabato mattina, noi la prepariamo il venerdì notte).

Blogger: Giornata-tipo (sempre che ne esista una)

La mia sveglia è alle 7, dopo 5, 6 ore di sonno (poi vi spiego perché).
Poi c’è il mantra: “Alzati-sbrigati-vestiti-sbrigati-fai colazione-sbrigati-lavati i denti-sbrigati…” insomma, questa parte credo la conosciate bene.
Il lavoro comincia alle 8.


La lettura delle email e dei social spesso si fa per strada (aiuta a sviluppare la visione laterale e un udito sopraffino).
Caffè multiplo e poi si scrive, ma il più delle volte non è come nei film, dove lo scrittore nel silenzio più assoluto crea sorseggiando l’ennesimo caffè. No, la mamma-blogger scrive dopo aver caricato la lavastoviglie, con l’orecchio teso al Bip, quando scatta in piedi per stendere la lavatrice (se lavori da casa: o sei multitasking o lo diventi, no way).

Poi c’è il lavoro di redazione per decidere il piano editoriale: ci sono Elena e Martina, le millennials che insieme a Cos abbassano l’età media del gruppo (e le amiamo anche per questo) e le tre collaboratrici esterne: Daniela-Dani at home, la Funky Party Mama e Barbara (tutte con un bel carico di figli). Parlare una alla volta non è facile, ma finito il brainstorming si sente solo il ticchettio delle tastiere.

Mbè? Tutto qui? State pensando.

No, perché quando tu credi di aver preparato un bel piano editoriale, ecco l’imprevisto (con una frequenza tale da non esserlo più):
il post da consegnare per ieri,
il progetto speciale da spedire entro un’ora,
l’evento Press a-cui-proprio-non-puoi-mancare,
le telefonate con le Agenzie,
il per-favore-mi-faresti-una-foto-last-second-su-Instagram
i contenuti da creare per i blog delle aziende con cui collaboro o di cui sono editor

e poi

lo shooting! Che se lo programmi è come quando lavi i vetri di casa: sei sicura che pioverà!

Ma non importa, perché tanto hai un sacco di tempo! Tanto tu lavori da casa, sei una blogger, anzi una mamm … aAAAHHH
La tua giornata di lavoro (parte I) finisce alle 15.30!
Anche i figli delle mamme blogger escono da scuola alle quattro e poi fanno ginnastica-canto-musica-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta.
Anche le mamme blogger fanno le tassiste-segretarie-cuoche-colf dei loro figli.

Infili in borsa il computer e scrivi dagli spogliatoi della piscina (fatto), dalla sala d’attesa del pediatra (fatto), mentre aspetti il colloquio con le maestre (fatto).

Ora mi direte: “Si, però poi magari aperitivi, cene, seratone come se piovesse …”
No, quelle sono le fashion-blogger-senza-figli. Altra storia.

E siamo arrivati alle 9 di sera. L’ora che per le mamme è più magica delle 23.30 di Cenerentola, quella in cui tutto può ancora succedere …
La mamma-blogger a quel punto sa che ha una notte davanti, quella in cui comincia il lavoro parte II, fatta di :
post da consegnare per ieri,
progetti speciali da spedire entro oggi,
shooting da preparare per scattare l’indomani mattina …

Io chiudo il computer verso l’una e posso finalmente andare a leggere o guardarmi una serie.
Non prima di aver dato un bacio a Cos, che ronfa, e una carezza all’asciugatrice, che ronfa anche lei.

Fare la mamma-blogger è stancante, tanto, ma mi dà energia, tanta.

Anche le vostre vite richiedono un sacco di energia? Si, vero? Allora fate un salto su siete carichi e caricate una foto che racconti i vostri momenti di energia. In palio, tenetevi, c’è la possibilità di vincere il concerto di Robbie Williams! Io ci sarò. Magari cantiamo insieme!

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3 Comments

  1. says: GIULIA

    ciao Sabina volevo chiederti se puoi fare un post come organizzare il lavorare da casa anche chi non e una mamma si potrebbe fare lo stesso? 🙂 un bacione 🙂

    1. says: Sabina

      Ciao Letizia, mi dai l’occasione di scrivere su questo tema, che in effetti da mamma o no, è comunque interessante. Ormai siamo in tante a scegliere più o meno spontaneamente un lavoro da free lance o comunque di svolgere la nostra attività da casa e tutte sappiamo che anche se può sembrare molto più facile, nella realtà non lo è poi così tanto.
      Si, parliamone. Quali sono le difficoltà che tu incontri e se hai delle richieste specifiche, dimmi pure. La mia per esempio è cercare di avere degli orari di lavoro “normali”. … Infatti ti sto rispondendo alle 11 di sera 😉

  2. says: LETIZIA

    La ringrazio della risposta 🙂 io sono una ragazza molto giovane ho 22 anni. Vorrei dei consigli come lavorare da casa come a fatto lei la mia e soltato una curiosita’ adoro il suo blog un bacio 🙂 🙂

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