Week end ad Atene: dall’Acropoli alla metropoli

Week end ad Atene

Dall’ Acropoli agli splendidi musei, la città moderna, i quartieri più folcloristici, le taverne  più buone, il nostro itinerario per un Week end ad Atene.

Abbiamo trascorso per anni le vacanze nelle isole greche (qui i miei consigli per Mykonos con i bambini) e senza aver mai visitato Atene, nel timore che ad agosto fosse davvero troppo caldo per godercela.
La primavera è il momento migliore per farlo: la città ha un clima mite ed Atene è il luogo ideale in cui fuggire per un week end in cerca del caldo che da noi tarda ad arrivare.
Pur essendo una metropoli, il centro e le aree di interesse storico sono facilmente raggiungibili a piedi, con delle belle passeggiate.

E’una città antichissima eppur giovane nel suo sviluppo. Diventata capitale nel 1832, solo negli ultimi 70 anni ha visto un boom edilizio che purtroppo con grande anarchia ha portato a costruire ovunque, portando gli abitanti a ben con 4 milioni.

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 Week end ad Atene: un tuffo nell’antica Grecia visitando l’Acropoli

Il modo migliore per immergersi nella storia e figurarsi cosa doveva essere ai tempi degli antichi greci è salire all’Acropoli, la rocca dedicata agli Dei ed in particolare ad Atena, la dea protettrice della città.
Noi abbiamo fatto la nostra visita in compagnia di una brava guida (tutte le guide ufficiali le trovate all’ingresso ed acquistano i biglietti per voi, evitandovi la fila), cosa che vi consiglio per appassionare i bambini.

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Nell’Acropoli resta oggi il Teatro di Dioniso (Bacco per i Romani) più antico del mondo, che  ospitava ben 12000 persone! E’ proprio qui che il teatro greco è nato nel 600 a.C.
Qui che Eschilo Euripide e Sofocle si sono esibiti per la prima volta. Qui che in tempi più recenti si sono esibiti grandi tenori e la divina Maria Callas.

All’antico teatro greco i romani aggiungono la facciata della scena, un muro ad archi, ed una piscina da poter riempire di acqua per mettervi in scena le celebri naumachie, ricostruzioni delle più famose battaglie navali.
Tutto intorno ci sono ancora i troni di pietra su cui sedevano i sacerdoti, le personalità più importanti dell’epoca.

Dopo i romani (100-300 D.C.) nel 300 D.C. i Bizantini cristiani (300-1300) abbandoneranno questa area pagana coprendola di cumuli di terra. L’Acropoli resterà nascosta anche durante la dominazione turco ottomana fino al 1830

Si prosegue poi l visita seguendo l’antica via Peripatos, dove Aristotele e gli altri filosofi insegnavano camminando (qui vedrete gli occhi dei vostri bambini illuminarsi: scuola all’aperto?).

Curiosità: vicino ad ogni teatro sorgeva sempre un tempio dedicato ad Esculapio, dio della medicina, perché gli antichi pensavano che c’erano anche le malattie dell’anima che questo dio aiutava a curare, mentre anche l’arte ci metteva la sua parte.

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Salendo ancora si raggiunge la parte voluta da Pericle, il sostenitore della democrazia.
Qui sorge il tempio di Atena Nike senza ali, così voluta per impedire che volasse via dalla città. Un tempo all’epoca coloratissimo, poiché statue e fregi venivamo riccamente dipinti, anche se oggi siamo abituati a vedere statue e monumenti antichi tutti bianchi.
Coloratissimo era anche il Partenone.
Da qui si entra nel cuore dell’area sacra attraverso i propilei e da dove entravano i carri che portavano gli animali per i sacrifici agli dei.

Altra curiosità: gli antichi Greci non mangiavano carne quanto noi, ma al massimo una volta ogni una o due settimane. Solo una volta all’anno si faceva una festa mangiando questi animali. Immaginatelo come un grande barbecue!

All interno del Partenone troneggiava poi una enorme statua di avorio coperta da una tonnellata d’oro. Creata da Fidia era impressionante e circondata da un magnifico colonnato di marmo.  Nei capitelli si riconosce lo stile dorico, mentre il tempio accanto è ionico
La cosa incredibile è che nell’Acropoli tutto era costruito in modo antisismico e purtroppo ci hanno pensato gli uomini a distruggere quel che la Natura non ha distrutto.

Come accadde per esempio nel 1800, quando l’inglese Lord Engin, con la scusa di fare copia delle sculture, nel 1800 fa segare le sculture che decide di portare con sé in Inghilterra e buttare il resto dalla rupe per non lasciare segno del misfatto. Ancor oggi il British Museum ospita  una cariatide che, asportata dagli inglesi, fece crollare il tempio.
Oggi le altre cariatidi (bellissime) sono esposte al Museo dell’Acropoli. Il terzo posto da sinistra è stato vuoto in segno di protesta.

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Cariatidi

E a proposito di statue, vale una visita il bellissimo Museo dell’Acropoli (ma anche gli altri musei, di cui trovate informazioni in calce e per i quali è previsto un biglietto cumulativo). Tra l’altro potrete godervelo in tutta tranquillità chiedendo per i bambini la caccia ad Atena, una piantina che prevede il ritrovamento di tutte le statue, con tanto di stickers.

 Week end ad Atene dall’Acropoli alla Metropoli

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Noi le pantofoline con i pompon le adoriamo
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Street Food!

Passiamo dalla Grecia antica alla moderna città scendendo nei quartieri di Monastiraki e Plaka .
A Monastiraki in Ifaistou street è folcloristico il mercato del pesce e nel week end il mercato  delle pulci.

Per cena tre i nostri consigli, ma prima, se siete in cerca di un po’ di movida, andate nella zona di Kolonaki, sotto la collina  Lycabettus e se ne avete il tempo passeggiate risalendo la collina, una delle zone più chic, con negozietti interessanti. Vale la pena anche un aperitivo dall’alto dell’Hotel Saint George Lycabettus: la vista su Atene è mozzafiato e vedrete il Partenone riflesso nel bicchiere!

A cena scegliete tra:

Platanos, a Plaka, una taverna che esiste dal 1936, dove il tempo sembra essersi fermato. Tovaglie a quadretti, menu tipico sotto una pergola verde e gatti amichevoli.
Volete vedere i bambini danzare il bouzouki? Il sabato sera un’orchestra suona all’aperto da Acropolis davanti all’antica agora romana, nel quartiere di Monastiraki.
Il cibo greco migliore che abbiamo mai mangiato, però, è da To Kafeneio ad Anafiotika (chiedete un tavolo all’aperto).
Tutto il quartiere è folcloristico. Sorge sulle pendici dell’Acropoli e sembra di stare in un’isoletta greca. In effetti un tempo il quartiere era abitato dalle maestranze chiamate dalle isole per costruire la moderna Atene, persone che hanno portato con sé il sapore delle isolette.

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Vicolo di Anafiotika

Da Anafiotika scendete verso il centro per sbucare accanto alla vecchia Agorà, dove i gatti (potevano mancare?) gironzolano tra le rovine e se vi va di passeggiare ancora, andate verso il tempio di Efeso, il protettore dei fabbri, per poi raggiungere Psirry, un’area di Monastiraki decisamente in crescita, che pullula di ristorantini, piccoli teatri e negozi dell’usato.

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Antica Agorà
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Psirry
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Yiasebi, bistrot tutto verde

Come cominciare bene la giornata ad Atene? Noi abbiamo adorato Yiasemi, un bistrot tutto verde dove scegliere tra tante torte dolci e salate da degustare lungo una scalinata che è uno degli angoli più pittoreschi di Atene. Sempre che i gatti vi cedano i loro cuscini…

I miei indirizzi

Museo dell’Acropoli – 15 Dionysiou Areopagitou Street

Museo Archeologico Nazionale

Museo Benaki 

Platanos Taverna – Diogenous 4 – Plaka – Tel +30 21 0322 0666

Taverna Acropolis – Panos & Epaminonda st. – Monastiraki – Tel:  +30 21 0321 5737

To Kafeneio – 1 Epicharmou – Tel: 210 3246916

Yiasemi – 23 Mnissikleous – Tel:   +30 21 3041 7937

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