A Milano ci si viene per un sacco di buone ragioni. Per Expo, per fare gli innamorati sulla nuova Darsena, perché se lo dice il New York Times vuoi non andarci e poi perché qui avete un nuovo Itinerario a Milano. Isola kids friendly.
Milano è, ora, un mix di passato e futuro imperdibile. In certi posti lo è di più. Ecco perché, ad esempio, a me piace l’Isola.
Perché è una Milano che esce coi bigodini in testa e il grembiule a fiori, ma ai piedi ha un sandalo di Jimmy Choo.
Va a far la spesa al mercato rionale e poi si rimette il rossetto specchiandosi nelle Torri Garibaldi, monumento all’autosufficienza energetica.
Un accozzaglia?
No, un set: Cinecittà del terzo millennio.
Se venite a Milano, all’Isola non potete non passarci. Se ci vivete, passate di qua ogni volta che avete bisogno di respirare un po’ di domani.
Non sono più i tempi in cui per arrivarci, all’Isola, bastava seguire la seconda stella a destra che poi la strada la trovavi da te, in quello che era IL quartiere popolare.
Il Quartier-accio si è trastormato in quartier-ino e la riqualificazione a tanti fa male al cuore. Meno bar, più bistrot, ma il suo fascino è anche in questo.
Si va in piazza Gae Aulenti a giocare a calcetto con i bambini che corrono tra gli zampilli delle fontane. Ad arrabbiarvi non provateci neanche. Quelle fontane sembrano fatte apposta per loro (e toglieteli quei cartelli con i divieti!), come anche le 23 trombe dorate da cui cantare nelle orecchie a chi sta ai piani di sotto. I bambini le vorranno provare tutte. Portate pazienza.
Passate davanti al nuovissimo (inaugurato ieri) Unicredit Pavillon, il nuovo spazio di incontro polifunzionale, ciliegina sulla torta di tutta l’area.
Scendete verso Il Wheatafild, anche questo discussa (ma qui tutto lo è) opera di Land Art in orizzontale davanti al bosco verticale e che un giorno sarà la Biblioteca degli alberi.
Qui, se siete come me, il vostro pollice verde subirà uno smacco colossale e sognerete di avere per un giorno a disposizione quel giardiniere.
Accanto c’è un edifico che io trovo bellissimo. Coperto di un mosaico color mattone, è un cubo, ma forse la sua bellezza viene da dentro, perché è la Casa della Memoria (Via Confalonieri 14), che racconta la memoria della città tra Resistenza e Anni di Piombo.
Si prende un aperitivo o al Cafe Gorille (Via G. De Castillia 20), urban bar caloroso e family friendly (libri Kids e fasciatoio a disposizione), dove si mangia bene da colazione a sera.
I bambini possono giocare nel giardinetto lì di fronte, che si affaccia per metà su case di ringhiera e per metà sul futuro oppure in quello chiccoso di fronte alla palazzina liberty del Ratanà, ristorante a Km.0 e gusto 1000, perfetto per una cena tra amici o con lui. Cucina milanese creativa.
Genitori salutisti, Bio.it è il posto che fa per voi. A tutte le ore e vi fa perfino il cestino da pic nic. Ha un menù kids friendly e un fasciatoio, ma se contate di fermarvi solo per un pit stop, vi sbagliate.
Nonostante i grattacieli, qui all’Isola vien voglia di camminare piano.
Voglia di andare a zonzo per Milano. Leggi gli altri Itinerari.