Scrivanie, tavolini, carta da parati, letti, camerette design. Come è cambiato il design per bambini tra funzionalità e gioco. Anteprima Design week 2016.
Ma che cos’è poi questo design per bambini?
Facciamola semplice. Proviamo a chiederlo direttamente ai bambini.
Davanti a una sedia così e una colà vostro figlio quale sceglierebbe?
La prima, eh? Perché?
Perché è morbida, senza spigoli, colorata, divertente, della misura giusta per non doverla scalare e non aver paura di cadere. E poi non è solo una sedia. Ci si può giocare, correre intorno, saltare sopra , …
Ecco, in sintesi direi il design per bambini è un modo amichevole di pensare un oggetto
utile, funzionale e che possa piacere a un bambino e poi regalarglielo perché decida lui come usarlo (in genere dandogli molte più funzione di quelle che noi grandi saremmo riusciti ad immaginare).
Che poi è un po’ quello che tutti noi cerchiamo di fare rendendo le nostre case più kids friendly, trasformandole in Nidi.
E se la casa è un nido, il suo cuore, quando nasce un bambino, diventa la sua cameretta.
Ma voi ve le ricordate le vostre camerette?
Io mi ricordo la mia prima, bianco e arancio e bianco e verde la seconda.
E mi ricordo armadi in cui arrampicarsi per prendere qualcosa era peggio che scalare l’Everest e mobili spigolosi in cui era facile farsi degli ematomi (soprattutto quando condividevi la camera con un fratello che amava inseguirti).
In cameretta si dormiva e si giocava, in genere senza sapere bene dove mettere i giocattoli, che nella migliore delle ipotesi finivano nei fustoni vuoti di detersivo ricoperti di carta colorata, se si aveva una mamma riciclosa che la mia.
Disegnare e studiare lo si faceva arrampicati sulle sedie e intorno al tavolo della cucina, con le gambe a penzoloni.
Poi mi ricordo la mia prima seggiolina, rossa, e adesso capisco perché le volevo così bene da averle addirittura dedicato una canzone …
Ma eravamo ben lontani dagli spazi a misura di bimbo … Quelli in cui i mobili sono costruiti con processi produttivi poco inquinanti e materiali riciclabili per salvaguardare l’ambiente (che poi è anche quello la casa dei bambini) e in cui le stanze, cameretta in primis, sono posti dove dire, dare, fare, curiosare …
Una vera e propria rivoluzione, questo design per bambini. Le camerette di design diventano Nidi.
Armadi da dove poter scegliere vestiti da soli …
pareti attrezzate per non lasciare più i giocattoli in giro (così non ci sono scuse) …
pouf per stendersi a leggere e tappeti per pensare …
scrivanie design e tavolini per bambini così comodi da poterci invitare gli amici …
e letti per bambini morbidosi dove fare sogni colorati, con tasche per raccoglierli …
… che diventano stickers da appiccicare sui muri e carte da parati per bambini.
E pensare che se noi attaccavamo una figurina al muro, erano guai.
Nidi è il nome di queste camerette per bambini che fanno incontrare gioco, design ed ecologia (perché sono prodotte con legno rigenerato che evita di dover abbattere nuovi alberi).
Battistella, L’azienda che le fa non è nata ieri, ma nel 1930 e fa camerette dal 1953 (magari la vostra prima cameretta era una di quelle!).
Oggi alle sue camerette non manca proprio niente e voi potete venire a provarle con i vostri bambini durante la Milano Design Week.
Se venite anche voi, ci saranno una cameretta per lui e una per lei arredate, decorate e vissute con tutte le creazioni di design e i complementi che fanno della cameretta un luogo speciale, di quelli che fanno venire voglia anche a noi di tornare piccoli.
NIDI, design space for children
Fuorisalone 2016
martedì 12 – domenica 17 aprile 2016
Corso Garibaldi, 117 – 20121 Milano
