Liberate il tavolo, riscaldate le falangi, le partite più divertenti si giocano tra amici e in famiglia su un campo di cartone e i giocatori sono tappi di bottiglia. Il gioco del calcio con le dita è tornato per allenarsi ai Mondiali 2014!
I tappi hanno fatto la storia del calcio per bambini! Quelli di birra, dentro cui si scriveva sulla gommina bianca all’interno il nome e il numero del giocatore. Poi bastava disegnare il campo sull’ asfalto con un gessetto e fare la palla con un pezzo di carta. Lo faceva mia nonno con i suoi figli e ricordava queste partite come i momenti più memorabili della loro infanzia.
Poi sono arrivati i tappi dei succhi di frutta con dentro le foto dei calciatori di serie A e “Topolino” che spiegava le tattiche di gioco. Collezionarli era una gioia e si scambiavano come si fa con le figurine.
Oggi i tappi son di metallo o di plastica, riciclarli è quasi un dovere e i “tecnici” del calcio da tavolo dicono che sono ancora perfetti per giocare!
Vi vedo, avete una voglia matta di prendervi la rivincita su quei rigori che ci han fatto perdere con la Francia nel ’98. O di rimettere in campo Baggio e Baresi e fargli fare quei goal che ci sono mancati contro il Brasile nel ’94.
Oppure volete allenarvi con i bambini per la partita di oggi contro il Costarica o per quella di martedì 24 contro l’Uruguay?
I #mondiali2014 si possono giocare dappertutto, tranne in casa, dice mamma!!! E invece adesso potete farlo anche qui. Si chiama “Il calcio con le dita” e come il vero calcio prevede allenamenti, tattiche, strategia, partite, tifosi, …
Per farlo vi consiglio un libro, un libro che contiene un mondo tutto dedicato al calcio. Si chiama, appunto, “ Il calcio con le dita” (di Carlo Carzan, Editoriale Scienza, 14,90 euro), lo trovate in libreria e on line, dov’è disponibile al prezzo scontato di 12,67 euro.
Il volume include 14 pedine per i giocatori e una pedina per il pallone, adesivi per personalizzare le squadre e due campi, uno regolamentare e uno pensato per perfezionare i tiri in porta, ed è ricco di suggerimenti per riciclare in modo furbo carta, giornali, bottoni, …
Ogni capitolo è dedicato ad un’attività diversa: si comincia costruendo il campo e formando le squadre, poi ci si allena tra dribbling e tiri in porta, quindi si prepara il kit del perfetto tifoso, si stila il calendario del campionato e, infine, SI GIOCA!
Per “calcioditare” basta sgranchire le dita e munirsi di carta, forbici, colla, pennarelli, … Si possono creare un’infinità di squadre con i tappi a corona, da riempire con la plastilina (che sostituisce la cera usata dai nostri nonni) per dare stabilità alla pedina/giocatore.
Una volta predisposte le squadre e il campo, ci si allena ai diversi stili di lancio, come la schicchera e il backshot, ma anche alla corsa e al dribbling, per poi scendere in campo!
Il campo di gioco è incluso nel libro, ma qui imparate anche come costruirvi uno “stadio portatile” con una vecchia scatola di cartone ed una porta speciale per gli allenamenti usando una scatola di scarpe.
Non mancano inoltre curiosità sulla storia di questo sport e indicazioni per giocare con regole diverse (subbuteo e calcio carrom).
Dulcis in fundo, il profilo del vero tifoso: il vero tifoso non è razzista né violento, il vero tifoso si emoziona e sorride. E per sostenere al meglio la squadra del cuore, qui impara come costruire da sé striscioni e gagliardetti.
Vi siete allenati? Non resta che scrivere il calendario delle partite e costruire le porte.
Ora sistematevi tutti intorno al tavolo e dedicatevi al gioco. Comunque vada la partita, avrete fatto centro!
A casa mia righicheremo Italia-Germania ’82. Così posso raccontare a Costanza l’emozione di quel primo mondiale vinto da bambina e della notte passata fuori a sventolare bandiere.
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