Sii gentile e abbi coraggio, non sarà una scarpa a decidere il tuo destino, ma il tuo sorriso, il tuo buonumore, la tua attenzione agli altri.
Questo è una favola forse un po’ meno favola, ma è più facile che si realizzi e in fondo ci vuole davvero poco …
Dedicata a Cos e a tutti quelli che vogliono essere gentili.
E’ un giorno qualsiasi, diciamo un martedì, di una settimana come le altre. Ma lei sa che basta poco per trasformarlo in un giorno migliore.
Di corsa al metrò. Soliti spintoni e lei perde una scarpa (pessima idea quella di cedere alla tentazione dei saldi e comprare quella décolleté un pelino troppo grande … come se oggi ci fossero ancora principi pronti a raccogliertela quando la perdi).
Pazienza, la calza si smaglia ma non il suo sorriso. Lei è così.
Sul metrò ci fosse qualcuno che lascia sedere quella mamma con il passeggino e due piccoli appesi addosso. Ma Lei fa l’occhiolino a quel signore ingessato nel suo gessato e al suo sorriso non si può resistere. E’ gentile e fa diventare gentili tutti quelli su cui si posa.
I bambini si siedono in due al posto della 24 ore mentre lei si guarda riflessa nei vetri del metrò che corre. Neanche il tempo di truccarsi oggi. Pazienza, quel che conta è che anche gli occhi sorridano.
“Sei molto più gentile tu, così piccola, di quanto lo sia la maggior parte della gente al mondo. Dà grande potere, più di quanto immagini”.
Arriva al quinto piano con un vassoio carico di di caffè e su tutti, anche quello delle colleghe che la chiamano Cenerentola perché lei è sempre sporca di inchiostro (per forza, fa le fotocopie per tutti, in ufficio) ha disegnato uno smile.
E’ contagioso, o almeno lo spera, ma per sicurezza alla fotocopiatrice ha stampato un po’ di questi. Uno per la bacheca dell’ufficio, l’altro per quella del condominio, una copia per il parcheggio sotto casa e poi … ci penserà.
“Voglio confidarti un segreto che ti aiuterà ad affrontare le prove a cui la vita vorrà sottoporti: sii coraggiosa e gentile”.
Finito il sandwich mangiato al volo, giusto il tempo di un caffè al banco. Accanto a lei qualcuno le allunga lo zucchero. Dolcezza e dolcezza. Ma lei lo guarda appena.
Che ti succede Cenerentola? Ah, il cameriere è stato scortese e quella seduta accanto a te non la finiva di sbraitare al telefono contro la tata, la suocera, il mondo? Si, la scortesia è contagiosa anche quella ma come diceva una tua amica “basta un poco di zucchero e la pillola va giù”.
Raccogli la borsa e quel cellulare dimenticato lì. Dov’è finito quel ragazzo gentile?
Lo rincorri, gli restituisci il telefono e lui (non era affatto male, ma non l’avevi notato) è così radioso che sembra quasi un principe.
“Dove c’è gentilezza, c’è bontà e dove c’è bontà, c’è magia”.
Ti riaccompagna in ufficio e poi ti aspetterà, dopo il lavoro.
Ha una vespa azzurra, manco a dirlo.
Fata Madrina ha una bacchetta magica per dirigere il traffico (le magie si adattano ai tempi) e qualche volta fa comparire parcheggi dove prima c’era un bidone del pattume (ma solo per chi non lascia mai l’auto sul marciapiede).
Ti vede passare aggrappata al tuo principe, in sella alla vespa azzurra e pensa a voce alta:
“Sua madre sarebbe stata felice nel vedere Ella cavalcare con tanto splendore, con il suo coraggio e la sua gentilezza”.
Cenerentole cosa aspettate a scaricare questi printables? Stampateli e distribuitene tanti quanti volete cominciando domattina a colazione.La gentilezza è contagiosa.
E se non avete ancora visto il nuovo film di Cenerentola, io ve lo consiglio davvero. Vi farà spargere sorrisi e gentilezza.