Bambini a casa, telelavoro, media, chat … Come gestire il quotidiano ai tempi del Coronavirus? 8 consigli tra razionalità e leggerezza.
Tutti ci sentiamo un po’ in sospeso in questo momento. Con il virus COVID-19 viviamo una situazione surreale, che ci ha preso alla sprovvista e che, oltre a preoccuparci, rende complicato (ma non impossibile!) vivere il quotidiano di sempre come sempre.
Tutti ci poniamo degli interrogativi: quanto durerà questa situazione? Quali sono i rischi reali? Basteranno le precauzioni che ho adottato?
Credo che nessuno di noi abbia una risposta giusta per ogni domanda, ma forse non è di questo che ci dovremmo preoccupare.
Come gestire il quotidiano ai tempi del Coronavirus?
Vi scrivo mentre, come la gran parte di voi, ho un lavoro che deve andare avanti, una figlia che deve continuare a studiare, la spesa da fare, un cane da portare fuori tre volte al giorno… una visita dal dentista da fissare, esami da ritirare in ospedale e anche un disperato bisogno di parrucchiere!
Routine di tutti i giorni, insomma.
Penso quindi che la questione fondamentale sia: come gestire il nostro quotidiano in un momento di emergenza, che, ricordiamocelo, è un momento e di certo non segnerà la nostra vita per sempre, ma magari potrà insegnarci ad affrontare ogni eventuale altro momento difficile.
Io penso che ci siano atteggiamenti utili da tenere per vivere al meglio ed anche che gli imprevisti ci insegnino sempre che l’elasticità è una dote da coltivare e che tutto va vissuto come un’occasione.
Queste settimane di emergenza coronavirus mi hanno insegnato questo:
- Non ha senso leggere le news 20 volte al giorno! Le notizie si ripetono identiche e continuare a rileggerle non fa che farci focalizzare ogni pensiero sul problema contingente. Limitiamo la lettura al mattino o alla sera. Per il resto c’è una vita da vivere!
- Smettiamola di scambiarci continui pareri, lamentarci delle difficoltà o prevedere scenari apocalittici (andremo a scuola fino a luglio?) al lavoro, al supermercato, con la mamma al telefono e, soprattutto, sulla chat di classe. Se già di norma andrebbe regolamentata, più che mai ne dovremmo limitare l’uso in questo momento solo alle comunicazioni rilevanti: insegnanti, rappresentanti, direzione, lavoro a casa e simili. Per ogni altro scambio, contattiamo le singole persone, evitando di intasare le chat.
- Se è sempre buona norma limitare i contatti con le persone negative, quelle che vedono tutto nero, ora vale più che mai!!! La paura del virtus rischia di essere più contagiosa del virus stesso!
- Abbiamo il dovere di rassicurare ed aiutare le persone più deboli e in potenziale difficoltà: anziani che tendono a preoccuparsi perché magari si sentono soli e persone già deboli per patologie pregresse. Preoccupiamoci di alleggerire le loro giornate non con bollettini di guerra ma con aiuti concreti (“ho fatto delle lasagne strepitose. Te le porto”) o con pensieri più lievi (va benissimo il gossip sul futuro di Meghan e Harry al telefono con la zia).
- Siamo educati, attenti, diligenti e rispettosi. Come popolo talvolta abbiamo la nomea di non essere sempre così. Approfittiamo di questa occasione per imparare ed insegnare che il rispetto degli altri, delle regole e del buon senso è vitale per una comunità. Esempio: se il bar sotto casa ci ricorda che non può servire il caffè al banco (per evitare assembramenti), prendiamolo al tavolo o, come sto facendo io, in strada. Eviteremo a tutti multe e disagi.
- Cogliamo quest’occasione anche per rivedere il nostro modo di vivere e magari riscoprire qualcosa di bello. Vi faccio un esempio concreto: se la nostra abitudine del week end è correre al centro commerciale con tutta la famiglia, in un momento in cui teniamo i bambini a casa da scuola, non è certo il caso di andare tutti in massa all’Ikea, per esempio, vanificando così la prudenza che abbiamo dal lunedì al venerdì. Possiamo invece prendere le bici, preparare dei panini e andarcene al parco o a fare un giro all’aria aperta. Tutta salute guadagnata!
- Sento tante persone lamentarsi per il fatto di avere i bambini a casa. Vero che non è semplice, soprattutto per chi non ha una rete di supporto di nonni, zii e tate. È l’occasione però per imparare ad ottimizzare il nostro tempo e responsabilizzare loro, lavorare da casa facendo fare a loro quel che farebbero a scuola. Stabiliamo una postazione di lavoro e orari per tutti. TV e devices spenti, esattamente come a scuola.
- Da ultimo: avete presente tutte quelle cose che lamentiamo di non aver mai il tempo di fare insieme? Il momento è ora! Quali? Me ne vengono in mente 1000 e sono tutte cose molto semplici, ma che ci faranno ricordare questo momento con gioia anziché con angoscia. Un po’ di idee le abbiamo raccolte in 15 cose da fare con i bambini quando sono a casa da scuola (in realtà sono molte più di 15).
Viviamo al meglio il qui ed ora. Domani è un altro giorno e prima o poi soffierà un vento migliore.
Ci sono pensieri, dritte o consigli che vi va di condividere per aiutarci tutti in questo momento? Scrivete nei commenti qui sotto.